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giovedì 7 marzo 2013

mercoledì 27 febbraio 2013

Forse il nuovo Presidente della Repubblica non dovrebbe essere né di area CD né di area CS. A Grillo, a Berlusconi, a Bersani e alle forze politiche economiche e sociali che li appoggiano  questo dovrebbe bastare per non ostacolare l'incarico di formare il nuovo governo al rappresentante della coalizione che è prevalsa, sia pur di misura, tanto alla Camera quanto al Senato e la successiva nomina del I governo Bersani, l'unico democraticamente possibile, dati i risultati elettorali, escludendo il piano inclinato che condurrebbe inevitabilmente a nuove elezioni ed azzerando il gioco di chi preferirebbe giocare la carta del tanto peggio tanto meglio. Questo sulla base di un programma di massima sulle cose da fare nell'immediato per consolidare il ruolo dell'Italia sulla scena internazionale, programma aperto ad un'ampia condivisione multipartisan, sulla base della libertà di coscienza di ogni parlamentare che abbia a cuore la nostra economia ed anche la nostra democrazia, ben al di là della necessaria fiducia al nuovo governo Bersani.

sabato 26 gennaio 2013

 La nomina del prof. Mario Monti a Senatore a vita da parte del Presidente della Repubblica aveva un preciso significato e sicuramente contrasta con la scesa in campo dello stesso prof. Monti come un antagonista nella campagna elettorale in corso. L'art. 49 della Costituzione prevede che "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale" [http://www.senato.it/1025?sezione=123&articolo_numero_articolo=49]. E l'aggregazione politica attorno alla Lista Monti non pare nel solco del citato dettato costituzionale. A ognuno le sue riflessioni per il momento del voto.
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