Counter

Tweet

martedì 25 dicembre 2012

Storia di Gino .1 Con un pattino solo


Storia di Gino .1 Con un pattino solo
(prima stesura a cura di Luigi Francia)
Gino fu cresciuto da una contadina nelle Marche. Quindi il padre Guido lo portò, dopo averlo riconosciuto, a San Pietro Vernotico da sua madre la nonna Giovina Nervegna. A San Pietro Vernotico uno zio Ercole Nervegna era proprietario di un oleificio. Il nonno Luigi Francia era Cavaliere e lavorava presso il Ministero delle Finanze come cassiere addetto alla cooperativa del lavoro. I Francia abitavano a Ortona.
La nonna Giovina e il nonno Luigi nel 1916 portarono con loro Gino a Roma nel loro appartamento al quarto piano, in Viale Giulio Cesare n. 71, in una bella casa d'epoca della media borghesia con modanature e basamento in travertino, senza camini e con il riscaldamento garantito da un unico braciere a carbone al centro del soggiorno. Con loro abitavano anche la zia Teresina e lo zio Aldo, che insegnò a Gino il gioco degli scacchi. Poi la zia Teresina si trasferì a Trastevere. Lì vicino abitava anche la sorella di nonna Giovina, zia Vincenzina. Quando i nonni e i genitori di Walter zia Ada e zio Vincenzo andavano a trovare zia Vincenzina con i nonni Luigi e Giovina, Gino era accompagnato nel cinema che stava in fondo a via Giulio Cesare al n. 229, dove poi venivano a riprenderlo. Viale Giulio Cesare era ed è tuttora un bel viale, largo e con i marciapiedi piastrellati, sui quali Gino amava andare con il suo pattino (sì, ne aveva uno solo) che metteva al piede destro e sul quale stava in difficile equilibrio dandosi la spinta con la gamba sinistra. I pattini facevano molto rumore scorrendo sulle piastrelle.
La nonna Giovina lo accompagnava tutti i giorni insieme con Walter che era suo coetaneo essendo nato il 5 ottobre 1911, alla Scuola  elementare “Luigi Pianciani” presso il collegio dei Frati Minimi Francesi in Piazza del Risorgimento, 46, alla fine di Via Catone e Via Cola di Rienzo. Walter era bravo ed era avanti di due anni. Percorrevano insieme viale Giulio Cesare e poi a destra tutta la Via Ottaviano. Si fermavano in un caffé alla fine di Via Ottaviano dove nonna Giovina comperava loro una pizzetta al pomodoro calda al costo di 5 centesimi. La nonna prima di uscire di casa li riforniva anche di dolcetti che faceva da sola con un piccolo fornetto (in cucina c'erano tre fornelli a carbone). Dopo la quinta elementare Gino fu iscritto alla scuola di avviamento commerciale in via Merulana  dove ebbe come insegnante di fisica nientemeno che Enrico Fermi. Il babbo ricorda il suo insegnante di matematica, prof. Giorgio. A Gino piaceva nomolto la matematica e la fisica.
Nel 1925 il padre Guido acquistò con la madre Teresa un villino in via Lesina, poi via Nemorense 
Il signor Bordini aveva il villino più bello, sull'angolo ed aveva anche un terrazzo con il giardino, dove cresceva una magnolia.
Nel villino di via Nemorense il nonno Guido aveva piantato le viti e l'uva cresceva su un terreno di m. 11 per 5.
La camera da letto di Gino dava sul terrazzo.
Il servizio militare a 21 anni (1932) lo fa nella Guardia di Finanza a Predazzo in provincia di Verona in montagna, dove spesso gli facevano portare il treppiede della mitragliatrice, molto pesante.. Lì ricorda il suo capitano Terranova della XIII Legione e il Colonnello Galimberti di Latina, che gli veniva descritta come cittadina molto bella.. Si iscrive poi alla scuola di allievo ufficiale a Verona ma non la supera. Viene quindi comandato a Mestre a guardia del porto e poi nel 1934 a MIlano.
Milano, 22 dicembre 2012

Nessun commento: